Corso di Formazione Lavoratori – promozione per il mese di giugno
Ricordandovi l’importanza della formazione dei lavoratori (art. 37 d.lgs.81/08) , vi invitiamo a contattarci per usufluire dell’offerta promozionale attiva per il mese di Giugno!
Ricordandovi l’importanza della formazione dei lavoratori (art. 37 d.lgs.81/08) , vi invitiamo a contattarci per usufluire dell’offerta promozionale attiva per il mese di Giugno!
In corso di pubblicazione il bando che, in attuazione dell’art. 4 della Legge Regionale n. 9 del 6 aprile 2020 (Misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione connesse all’emergenza epidemiologica da COVID 19), finanzia piccoli investimenti già sostenuti da parte di aziende e lavoratori autonomi abruzzesi.
Beneficiari del bando sono:
costituiti da più di 3 anni ed operanti sul territorio regionale da almeno 3 anni.
Il richiedente deve essere in regola con:
Il beneficio è costituito da un contributo a fondo perduto, a titolo di rimborso, pari al 40% della spesa sostenuta (al netto dell’IVA), fino ad un massimo di € 5.000,00 per le spese di investimento effettuate.
Sono ammissibili a contributo i seguenti investimenti:
Tutti beni devono essere utilizzati per un periodo di tempo superiore ai 3 anni e classificabili tra le immobilizzazioni materiali di cui all’articolo 2424 cc.
Sono riconosciute le spese sostenute a decorrere dal 1 gennaio 2020 e fino alla scadenza del bando (20° giorno successivo alla pubblicazione).
La domanda dovrà essere presentata mediante un’apposita piattaforma telematica a partire dal 10° giorno successivo alla pubblicazione del Bando e fino al 20°.
Il Bando prevede un budget limitato di 6 MLN per cui avranno accesso al beneficio solo le istanze che avranno maturato il punteggio migliore in base ad alcune premialità riferite a:
I nostri consulenti sono a disposizione per ogni informazione e per la predisposizione della domanda.
Pubblicato il bando della CCIAA di Chieti Pescara che finanzia con un contributo a fondo perduto gli interessi ed i costi sostenuti e da sostenere sui finanziamenti di cui in oggetto risultanti dal contratto bancario. Beneficiari del bando sono le Micro e piccole e medie imprese iscritte nel Registro delle imprese e con sede legale ed […]
Viene riproposta la possibilità per PMI abruzzesi di accedere al credito agevolato con le seguenti caratteristiche:
– IMPORTO MASSIMO € 250.000
– DURATA MASSIMA 7 ANNI
– GARANZIA CONFIDI DAL 50% AL 80%
– TASSI AGEVOLATI
– FINALITA’: investimenti, innovazione, rientro circolante e attività ordinaria di impresa
SIAMO A DISPOSIZIONE PER INFORMAZIONI AI 0859159399 3914847972
Modificata la FAQ del MiSE: non sempre l’acquisto di un impianto fotovoltaico è considerata spesa ammissibile alle agevolazioni
La Nuova Sabatini prevede la concessione di finanziamenti e contributi a tasso agevolato a sostegno delle piccole e medie imprese che vogliono ammodernare i processi produttivi (decreto interministeriale 25 gennaio 2016).
Al fine di accrescere la competitività del sistema produttivo del nostro Paese, il MiSE concede un contributo finalizzato a promuovere l’accesso al credito delle Pmi per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.
Per le imprese che svolgono attività diverse dalla produzione di energia l’acquisto di un impianto fotovoltaico deve far parte di un investimento in beni strumentali all’attività svolta configurabile in una delle tipologie previste dal regolamento comunitario di riferimento.
Questa la nuova risposta che il MiSE, Ministero dello Sviluppo economico, ha dato in riferimento alla domanda relativa alle spese ammissibili (6.2) circa l’acquisto di un impianto fotovoltaico e la sua ammissibilità alla Nuova Sabatini.
Inizialmente il MiSE aveva dato una diversa risposta (FAQ 6.2 di marzo 2014); nelle FAQ aggiornate, invece, si ha la seguente risposta:
Fatta eccezione per le imprese che svolgono attività di produzione di energia, per le quali è ammissibile il singolo acquisto di un impianto fotovoltaico, per le imprese che svolgono attività diverse dalla produzione di energia l’acquisto di un impianto fotovoltaico deve far parte di un investimento in beni strumentali all’attività svolta configurabile in una delle tipologie previste dal regolamento comunitario di riferimento.
Ciò premesso, l’acquisto di un impianto fotovoltaico è considerata spesa ammissibile alle agevolazioni, laddove rientri nel concetto di “impianti”, come chiarito nelle varie risoluzioni dell’Agenzia delle entrate (cfr. circolare 19 dicembre 2013 n. 36/E; circolare 19 luglio 2007, n.46/E; circolare 11 aprile 2008, n.38/E), quindi macchinari, impianti diversi da quelli infissi al suolo, ed attrezzature varie, classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2 e B.II.3 dello schema previsto dall’art. 2424 c.c.
Di seguito l’indice delle domande più frequenti:
Fonte: BIBLUSNET
Focus su deduzioni, detrazioni fiscali, ritenute e crediti di imposta: tutti gli elementi necessari per la compilazione della dichiarazione dei redditi 2018
Con circolare 7/E del 27 aprile 2018 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche relativa ai redditi 2017: spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, a detrazioni d’imposta, crediti d’imposta
e altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione e per l’apposizione del visto di conformità.
In realtà si tratta di un aggiornamento della precedente guida del Fisco (circolare 7/E del 2017), che tiene conto delle ultime novità normative, lasciando inalterato l’impianto generale.
La guida, i contenuti
Nella guida ci sono tutti gli elementi necessari per la compilazione della dichiarazione: viene fornito un elenco esaustivo e dettagliato con le relative spiegazioni delle spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, a detrazioni d’imposta, crediti d’imposta.
Contiene, inoltre, l’elencazione della documentazione che i contribuenti devono esibire al CAF o al professionista abilitato; fornisce, ancora, altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione e per l’apposizione del visto di conformità.
Sempre relativamente alla documentazione viene specificato anche l’obbligo di conservazione da parte di questi ultimi per la successiva produzione all’Amministrazione finanziaria.
In pratica, il documento risulta essere un utile strumento per:
L’indice
La guida alla dichiarazione dei redditi 2018 segue l’ordine dei quadri del modello 730/2018, ossia:
Fonte: BIBLUSNET
Bonus ristrutturazioni 2018, dalle Entrate la guida che riassume le novità introdotte dall’ultima legge di Bilancio e l’elenco degli interventi ammissibili sulle singole unità abitative e su parti comuni
Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio beneficiano, tra le altre, di un’importante agevolazione fiscale: il bonus ristrutturazioni.
Disciplinato dall’art. 16-bis del dpr 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi), l’agevolazione consiste nella possibilità di detrarre dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) una parte dei costi sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali.
La legge di bilancio 2018 (legge n. 205 del 27 dicembre 2017) ha esteso la detrazione Irpef del 50%, del limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, fino al 31 dicembre 2018.
Salvo nuova proroga, dal 1° gennaio 2019 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite massimo di 48.000 euro.
Guida AE, contenuti
Alla luce delle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2018, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida, aggiornata a febbraio 2018, sulle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie su singole unità abitative o parti condominiali, box auto o immobili già ristrutturati.
La guida intende fornire utili chiarimenti su come funziona la detrazione Irpef del 50% sui lavori di riqualificazione edilizia e le indicazioni utili per richiedere correttamente tutti i benefici fiscali, illustrando modalità e adempimenti.
Ha fornito, inoltre, un elenco esemplificativo degli interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef.
Come chiedere il bonus, a chi spetta, quali interventi sono incentivati e altro; ecco una sintesi di quanto contenuto nella guida:
La guida è completata da apposite tabelle riassuntive dei lavori agevolabili: un elenco esemplificativo di interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef, suddivisi in interventi sulle singole unità abitative e interventi sulle parti condominiali.
Novità introdotte dalla legge di Bilancio 2018
La guida tiene conto delle ultime novità introdotte dalla legge di Bilancio 2018 (comunicato AE 16 marzo 2018), ossia:
Nel dettaglio analizza le seguenti novità.
Proroga
Anche per i lavori avviati a partire dal 1° gennaio 2018 e fino al prossimo 31 dicembre sarà possibile beneficiare della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute entro il limite di 96.000 euro di spesa.
La proroga è valida sia per i lavori sulle singole unità immobiliari che per la ristrutturazione delle parti comuni degli edifici condominiali.
Comunicazione all’Enea
Dal 2018, la legge di bilancio ha previsto che chi usufruisce del bonus dovrà inviare all’Enea per via telematica alcuni dati relativi alla tipologia di interventi effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici. Questa nuova comunicazione è necessaria per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la realizzazione degli interventi di recupero edilizio.
Agevolazione box e posti auto
La detrazione spetta anche per l’acquisto di box e posti auto pertinenziali, per le spese relative alla loro realizzazione, e per la costruzione di autorimesse o posti auto, anche a proprietà comune, purché vi sia un vincolo di pertinenzialità con una unità immobiliare abitativa.
Per gli acquisti contemporanei di casa e box con unico atto, la detrazione spetta limitatamente alle spese di realizzazione del box pertinenziale, il cui ammontare deve essere specificamente documentato.
Iva ridotta
Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio è possibile, inoltre, usufruire dell’aliquota ridotta in tema di imposta sul valore aggiunto. A seconda del tipo di intervento, l’agevolazione si applica sulle prestazioni dei servizi resi dall’impresa che esegue i lavori e, in alcuni casi, sulla cessione dei beni.
Beneficiari dell’agevolazione
Tra i beneficiari sono inclusi anche gli istituti autonomi per le case popolari e i soggetti con finalità analoghe, tra cui le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, purché gli interventi di ristrutturazione siano realizzati su immobili adibiti ad edilizia residenziale pubblica o, se si tratta di cooperative a proprietà indivisa, assegnati in godimento ai soci.
Immobili già ristrutturati
È prorogata fino 31 dicembre 2018 anche l’agevolazione per l’acquisto o l’assegnazione di immobili già ristrutturati. La detrazione spetta quando gli interventi di
ristrutturazione hanno riguardato interi fabbricati e sono stati eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che, entro 18 mesi, dalla data del termine dei lavori, vendono o assegnano l’immobile.
Determinazione del valore dei beni significativi
La legge di bilancio 2018 è intervenuta per individuare correttamente il valore dei beni che formano oggetto dei lavori in tema di Iva agevolata. Quando con l’intervento di recupero del patrimonio edilizio vengono forniti anche componenti staccate dagli stessi beni (è il caso di tapparelle e materiali di consumo utilizzati in fase di montaggio di un infisso), la determinazione del valore va effettuata, in questi casi, in base all’autonomia funzionale delle “parti staccate” rispetto al manufatto principale.
Interventi ammissibili
La guida individua la tipologia di interventi ammessi alla detrazione, suddivisi per:
Interventi sulle singole unità abitative:
Interventi sulle parti condominiali:
Nel caso di condomini gli interventi agevolabili, oltre agli stessi interventi realizzati sulle proprietà private, sono anche quelli di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni.
Inoltre, in merito alle spese sostenute per interventi di adozione di misure antisismiche, sono previste detrazioni più elevate, che possono arrivare fino all’85% ed essere usufruite fino al 31 dicembre 2021.
(Fonte: Biblus-net)
Professionisti e imprese, da luglio addio alla scheda carburante!
fonte:(biblus-net)
Scheda carburante, dal 1° luglio professionisti e titolari di partita Iva dovranno utilizzare solo pagamenti elettronici per poter beneficiare dei rimborsi. Obbligo di fatturazione elettronica per i distributori.
A partire dal 1° luglio 2018 le spese di carburante per autotrazione diventeranno deducibili solo se sostenute tramite carte di credito, carte di debito o carte prepagate, senza dover più compilare la scheda carburante.
La scheda carburante, introdotta dalla legge 31/1977, è la documentazione che attesta gli acquisti di carburante effettuati presso i distributori stradali, al fine di consentire la detrazione Iva e la deduzione fiscale del costo dal reddito di imprese e professionisti.
Con le ultime novità introdotte dalla legge di Bilancio 2018, al fine di contrastare l’evasione, la scheda carburante verrà abolita e i titolari di partita Iva, ai fini della detraibilità dell’Iva e della deducibilità delle spese, saranno obbligati ad utilizzare mezzi di pagamento elettronici. Il pagamento con il denaro contante sarà ovviamente possibile, ma non consentirà alcun beneficio fiscale.
E’ previsto, inoltre, l’obbligo di fatturazione elettronica per i distributori e l’introduzione di un credito d’imposta.
Ricordiamo, che le spese relative all’auto (acquisto, manutenzione e rifornimenti) sono deducibili dal reddito al 20%, mentre l’IVA può essere detratta nella misura del 40%.
Nuove regole
Ecco una sintesi delle nuove regole, in vigore dal 1° luglio, introdotte dalla legge di Bilancio 2018:
Sono, comunque, attesi dei chiarimenti da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Agenzia delle Entrate, soprattutto in merito alle partite Iva e su come potranno beneficiare degli sgravi fiscali sull’acquisto di carburanti per motivi lavorativi.
Legge di Bilancio 2018 in Gazzetta. Ecco le novità per cittadini, imprese e professionisti
In vigore dal 1° gennaio le novità per la casa, l’edilizia e i professionisti nella legge di Bilancio 2018. Equo compenso, cessione del credito, ecobonus, detrazioni per ristrutturazioni, sismabonus e altro
La legge di Bilancio 2018 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale 302 del 29-12-2017 (Suppl. Ordinario n. 62): si tratta della legge 205/2017.
Il testo completo della legge, proposto in allegato al presente articolo, è suddiviso in 2 parti:
con 19 articoli e vari allegati.
L’art. 1, che costituisce il corpo della legge, è suddiviso in 1181 commi.
Ecco le novità più interessanti per cittadini, professionisti e imprese.
Legge di Bilancio 2018, ecobonus
Dal 2018 l’ecobonus scende dal 65 al 50% per:
La detrazione rimane, invece, al 65% anche per il 2018 degli interventi qualificati con riferimento, fino al 31 dicembre 2017, ai valori di trasmittanza termica del dm 11 marzo 2011.
In pratica, resta al 65% per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII, o con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, o per le spese sostenute per l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.
Fino al 2021 la detrazione può arrivare al 70% per interventi su parti comuni che interessano almeno il 25% della superficie disperdente lorda o con detrazione al 75% per i lavori che migliorano la prestazione invernale ed estiva (dm 26 giugno 2015).
Legge di Bilancio 2018, bonus ristrutturazioni
La detrazione del 50% per gli interventi di ristrutturazione rimarrà uguale anche nel 2018.
Gli Istituti autonomi per le case popolari (Iacp) possono beneficiare di tutte le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica.
Legge di Bilancio 2018, superbonus 80 e 85%
Prevista l’introduzione di un superbonus per le spese relative agli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica. Spetta una detrazione pari a:
Legge di Bilancio 2018, bonus mobili
Prorogato al 31 dicembre 2018 la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe non inferiore ad A+; la detrazione spetta solo in riferimento agli interventi di ristrutturazione iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2017.
Legge di Bilancio 2018, bonus verde
Il bonus verde, valido solo per il 2018 e ad unità immobiliare, riguarda la detrazione del 36% per le spese sostenute (nel limite massimo di 5.000 euro) per gli interventi di sistemazione a verde. In pratica, coprirà interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private, realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili.
Legge di Bilancio 2018, Cessione del credito
Dal 2018 viene estesa la possibilità di cessione del credito per l’ecobonus anche alle ipotesi di interventi di riqualificazione energetica effettuati sulle singole unità immobiliari (ad oggi si può fare solo per i lavori sulle parti comuni condominiali).
Il sismabonus al 75 e 85% può essere ceduto da tutti i beneficiari a privati e fornitori.
Gli incapienti possono cedere l’ecobonus al 65, 70 e 75% a soggetti privati e anche alle banche, sia per le parti comuni dei condomini sia per le singole unità immobiliari.
Gli altri beneficiari non incapienti possono cedere l’ecobonus al 70 e 75% a tutti i privati ma non alle banche.
Super e iper ammortamento
Prorogati a tutto il 2018 super-ammortamento e iper-ammortamento. Nell’elenco dei beni immateriali strumentali cui si applica l’iper-ammortamento vengono inseriti alcuni sistemi di gestione per l’e-commerce e specifici software e servizi digitali.
Credito d’imposta per le spese di formazione nel settore delle tecnologie 4.0
Per il 2018 si introduce un credito d’imposta del 40% (fino a un importo massimo annuale di 300.000 euro per ciascun beneficiario) per le spese di formazione nel settore delle tecnologie del personale dipendente.
Legge di Bilancio 2018 e bonus abbonamenti trasporto pubblico
Viene reintrodotta la detrazione del 19% per le spese, fino a un massimo di 250 euro, sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
Le somme rimborsate o sostenute dal datore di lavoro per l’acquisto dei titoli di viaggio per il trasporto pubblico locale del dipendente e dei familiari non concorrono a formare reddito di lavoro.
Bonus 80 euro
Aumento della soglia reddituale prevista per l’accesso al bonus di 80 euro mensili in busta paga: si passa da 24.000 a 24.600 euro.
Legge di Bilancio 2018, incentivi energia rinnovabile
Per i produttori di energia da biomassa, biogas e bioliquidi sostenibili sono stati prorogati gli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili fino al 31 dicembre 2020.
Legge di Bilancio 2018, fondi per l’edilizia
In previsione fondi per l’edilizia destinati a:
Legge di Bilancio 2018, equo compenso
Il comma 487 della legge di Bilancio 2018 modifica parzialmente la disciplina dell’equo compenso prevista dall’art. 13-bis della l. n. 247/2012 (introdotto dal c.d. decreto fiscale). La modifica all’equo compenso riguarda l’estensione della disposizione a tutte le altre professioni nei limiti di compatibilità.
La legge individua e specifica le “clausole vessatorie” anche laddove siano state specificamente approvate dalle parti.
Sono vessatorie, quindi, le clausole che consistono:
Inoltre viene modificata l’individuazione dell’equo compenso, il legislatore ha previsto oggi che «si considera equo il compenso determinato nelle convenzioni di cui al comma 1 quando risulta proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto e alle caratteristiche della prestazione legale, e conforme ai parametri previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro della giustizia adottato ai sensi dell’articolo 13, comma 6».
Legge di Bilancio 2018, ricostruzione post sisma Centro Italia
Previsto un ulteriore miliardo di euro di investimenti, per impegno complessivo di 2 miliardi di euro, per finanziare il nuovo piano di ricostruzione delle opere pubbliche (edifici pubblici, scuole, sedi comunali, caserme delle forze dell’ordine) nelle aree del centro Italia colpite dai terremoti del 2016.
Inoltre, per i Comuni del cratere c’è la sospensione del pagamento dei mutui fino alla fine del 2018.
Legge di Bilancio 2018, cedolare secca
Prorogata per altri 2 anni (fino al 2019) la cedolare secca con aliquota al 10% per i contratti a canone concordato.
Iva interventi di recupero
Ai fini dell’aliquota Iva del 10%, su interventi di recupero del patrimonio edilizio, la determinazione del valore dei beni significativi, deve essere effettuata sulla base dell’autonomia funzionale delle parti staccate rispetto al manufatto principale.
Bonus calamità naturali
Per le polizze assicurative stipulate dal 1° gennaio 2018, contro il rischio di eventi calamitosi sulle case, si può detrarre il 19% dall’Irpef dei premi.
Antincendio alberghi
Prorogato al 30 giugno 2019 l’obbligo di adeguamento delle norme antincendio nelle attività ricettive turistico-alberghiere con più di 25 posti letto. Gli alberghi potranno avvalersi della nuova proroga solo se, entro il 1° dicembre 2018, consegneranno al comando provinciale dei Vigili del fuoco la SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività) parziale, che attesta il rispetto di almeno 4 prescrizioni.
Fonte: (Biblusnet)
Voucher ‘digitalizzazione Pmi’: dal 30 gennaio al 9 febbraio 2018 le domande di accesso per l’acquisto di hardware, software e servizi specialistici. Cos’è, cosa finanzia e come funziona
Il Mise (Ministero dello sviluppo economico) ha comunicato che dal 30 gennaio 2018 sarà possibile presentare le domande per il voucher digitalizzazione Pmi a fondo perduto per l’acquisto di hardware, software e servizi specialistici.
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della delibera CIPE del 10 luglio 2017, n. 47 è stata completata e ripartita su base regionale la dotazione finanziaria del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 – voucher per la digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese (articolo 6 del decreto-legge n. 145/2013, convertito dalla legge n. 9/2014).
La somma, 100 milioni di euro, a valere sul Programma operativo nazionale della prossima programmazione 2014-2020, è ripartita tra le Regioni in misura proporzionale al numero delle imprese registrate presso le camere di commercio operanti nelle singole Regioni.
Voucher digitalizzazione Pmi, cos’è
Il voucher digitalizzazione Pmi è una misura agevolativa per le micro, piccole e medie imprese che prevede un contributo, tramite concessione di un voucher, di importo non superiore a 10.000 euro.
Lo scopo è quello di promuovere interventi finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali e all’ammodernamento tecnologico.
Cosa finanzia
Il voucher deve essere utilizzato esclusivamente per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che siano in grado di:
Le risorse
Le risorse finanziarie disponibili per la concessione del voucher per il sostegno di progetti di digitalizzazione e ammodernamento tecnologico sono pari a 100 milioni di euro.
Le agevolazioni
Ciascuna impresa può beneficiare di un unico voucher di importo non superiore a 10 mila euro, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili.
Come funziona
Le modalità e i termini di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni sono state definite dal decreto direttoriale 24 ottobre 2017, in allegato.
In particolare, le domande potranno essere presentate dalle imprese, esclusivamente tramite la procedura informatica, dal 30 gennaio 2018 al 9 febbraio 2018.
Entro 30 giorni dalla chiusura dello sportello il Ministero adotterà un provvedimento cumulativo di prenotazione del voucher, su base regionale, contenente l’indicazione delle imprese e dell’importo dell’agevolazione prenotata.
Tutte le imprese ammissibili alle agevolazioni concorrono al riparto, senza alcuna priorità connessa al momento della presentazione della domanda.
Gli acquisti devono essere effettuati successivamente alla prenotazione del voucher.
Ai fini dell’assegnazione definitiva e dell’erogazione del contributo, l’impresa iscritta nel provvedimento cumulativo di prenotazione deve presentare, entro 30 giorni dalla data di ultimazione delle spese e sempre tramite l’apposita procedura informatica, la richiesta di erogazione, allegando, tra l’altro, i titoli di spesa.
Dopo aver effettuato le verifiche istruttorie previste, il Ministero determina con proprio provvedimento l’importo del voucher da erogare in relazione ai titoli di spesa risultati ammissibili.
In allegato il decreto 24 settembre 2017 contenente il modello di domanda per l’assegnazione e per l’erogazione del voucher.
(Fonte: Biblus-net)
DD_24_10_2017_Modalita_e_termini_domande_Voucher_digitalizzazione